La vittima è Mario Giliberti, un giovane uomo di 27 anni trafitto da diciotto coltellate in un retrobottega a Torino, tra il 14 e il 25 febbraio del 1958. L’assassino si prende gioco della polizia e della stampa lasciando indicazioni sulla scena del crimine, spedendo lettere piene di informazioni codificate e sfidando apertamente le autorità a risolvere il suo “delitto perfetto”. Il modo di agire e la firma ispireranno le sorelle Giussani, ideatrici di “Diabolik”, personaggio che ha fatto la storia del fumetto italiano.