Torino, 1980. Il clima economico e sociale a Torino e nell’Italia intera è rovente. Una grave crisi del settore automobilistico sta costringendo la FIAT a tagliare drasticamente il personale, e alle azioni di partiti e sindacati si affianca la penetrante infiltrazione di movimenti terroristici, che trovano terreno fertile negli operai esasperati dagli scarsi successi ottenuti da chi li dovrebbe rappresentare. A pagare con la propria vita è Carlo Ghiglieno, un dirigente della FIAT assassinato da un commando terrorista, reo semplicemente di aver svolto il proprio lavoro. È in questo clima che l’ing. Giorgio Venuti riceve dal superiore Morvillo l’incarico di licenziare 61 operai FIAT ritenuti vicini al terrorismo...