Impermeabile bianco, sigaretta fra le labbra e sguardo fermo, il tenente Ezechiele Sheridan fino dal suo primo apparire sugli schermi televisivi, con Giallo club nel 1959, conquista il pubblico diventando un eroe per gli italiani. Ubaldo Lay sa dare all'investigatore della polizia di San Francisco un volto intensamente convincente; un personaggio che sa farsi apprezzare dal pubblico per intelligenza, scrupolosità e sensibilità, nel quale riconoscere anche qualche, umanissimo difetto.
Grazie al travolgente successo dei primi sceneggiati ne seguirono altri: La donna di cuori, La donna di fiori, La donna di picche e La donna di quadri, quattro sceneggiati a puntate che tennero con il fiato sospeso gli spettatori proprio perché ben congeniati: con il caso di omicidio, le indagini, il giro di sospettati e il classico colpo di scena finale.